50 sfumature di GdR: il Presidente si racconta

Cari soci e care socie! Questo mese vi proponiamo un’interessante intervista al nostro Presidente ed esperto conoscitore di Giochi di Ruolo Nicola Rossetto, che ha curato il corso Master svoltosi le prime 3 domeniche di maggio e a cui avete partecipato in molti.

Immagine di repertorio del Presidente

L’idea, Nicola, è quella di ripercorrere l’evoluzione del GdR in associazione e fuori associazione. La prima domanda che ti pongo, quindi, è questa: da quanto giochi di ruolo e con cosa hai iniziato?

Ho iniziato a giocare di ruolo nell’autunno 2000 con D&D 2a edizione. E a riprova del fatto che non sono granché come giocatore, sono morto nella prima sessione! Finita quella prima campagna ne ho cominciata una nuova, ma stavolta come Dungeon Master. Era probabilmente la primavera/estate del 2001. Da allora ho giocato praticamente senza interruzioni, circa 50/50 tra giocatore e Master. Nei primi anni solo ed esclusivamente D&D, poi anche altri giochi (Vampiri: The Masquerade, Exalted e qualche altro) ma sempre in prevalenza D&D.

Beh, se anche il Presidente è morto alla prima sessione siamo tutti sollevati! Hai iniziato a giocare in seno all’associazione? Mi parlavano di un torneo fatto a Torino…di che si tratta?

Ho iniziato a giocare prima che ALEATOR esistesse. Per i tornei di GdR legati all’associazione non ho in realtà esperienze dirette. Nonostante conoscessi alcuni soci, sono entrato formalmente a far parte di ALEATOR diversi anni dopo la nascita dell’associazione: ALEATOR nasce nel 2006, io sono socio dal 2012. All’epoca esisteva un circuito nazionale di tornei di gioco di ruolo (il Campionato GdR) che facilitava le interazioni tra le associazioni. In particolare le nostre squadre hanno stretto una forte amicizia con i soci di due associazioni: una di San Giovanni Lupatoto, vicino a Verona, e una di Torino. Per quanto riguarda il Campionato GdR in generale, ALEATOR è sempre stata molto attiva al suo interno. Questo impegno è culminato nel 2012 quando abbiamo ospitato a Belluno la finale nazionale del campionato (dico “abbiamo” ma in realtà all’epoca ero una matricoletta appena iscritta, non ho nessun tipo di merito sulla cosa!). Purtroppo, un paio di anni dopo, il Campionato GdR è collassato, portandosi nella tomba gran parte dei legami tra le associazioni. Sulle cause di questo collasso ognuno può dire la sua. Secondo me semplicemente la generazione di giocatori che nelle varie associazioni lo teneva in piedi è passata ad altri impegni (lavoro, famiglia…) e non c’è stato il necessario ricambio da parte di nuovi giovani. In ogni caso la fine del Campionato ha portato un periodo di sostanziale assenza di GdR in ALEATOR. Negli anni successivi i vari Direttivi (compresi alcuni di cui facevo parte) hanno provato sia a risollevare la formula del torneo GdR, sia a tentare timidamente altre strade, ma senza successo. E’ stato solo nell’ultimo anno, con un radicale cambio di strategia, che tra i soci è risorto l’interesse per il gioco di ruolo.

Ok quindi se ho capito bene in associazione c’è stata una parabola negativa per il GdR che solo ultimamente si sta risollevando. Nei tuoi vent’anni di esperienza fuori e dentro l’associazione, come ti sembra sia evoluto il GdR in generale? Mi pare che ultimamente, ma non so se è una cosa solo nostra, se ne stia parlando di più rispetto a prima. O resta una cosa di nicchia? Anche rispetto ad altri paesi dove suppongo se ne faccia molto di più che qui da noi. 

C’è stata decisamente una fase negativa, intesa come assenza di attività associative legate al GdR (o tentate ma naufragate in breve tempo). Sull’evoluzione locale del GdR, mi pare si sia passati da una fase più “torneistica” (avventure singole, tornei, partecipazione a manifestazioni organizzate da altre associazioni, ecc…) ad una più “intimistica” con gruppi di gioco consolidati e fortemente indipendenti. Questo è ovviamente un “problema” (tra virgolette) per ALEATOR, nel senso che è più facile fare attività associative legate al GdR quando puoi organizzare un torneo, che non quando hai a che fare con gruppi singoli che hanno ben poco interesse a fare rete. La chiave di volta per noi è stata accettare questa nuova situazione, abbandonare il vecchio metodo torneistico e passare ad iniziative più legate al singolo giocatore. Le avventure GdR al Lettherarium sono nate proprio in quest’ottica, e penso di poter dire che su questo piano siano state un netto successo. Più in generale, in Italia si è sicuramente notata la maggiore diffusione di diversi sistemi di gioco, compresi molti un po’ più atipici rispetto al D&D classico. Quindi abbiamo assistito ad una netta diversificazione dell’offerta, con maggiori possibilità per i giocatori di provare nuove esperienze di gioco. Allo stato attuale, il gioco di ruolo rimane sicuramente un’attività di nicchia, se non altro per il fatto che richiede un investimento di tempo non trascurabile. Però è vero che se ne parla un po’ di più rispetto a una volta. Uno dei motivi di questa maggiore diffusione è stata sicuramente l’uscita della 5a edizione di D&D. Dopo il sostanziale fallimento della 4a edizione, la 5a ha avuto un notevole successo. Dato che D&D è indubbiamente il GdR più giocato, è chiaro che un successo di D&D si traduce in un miglioramento generale della diffusione del gioco di ruolo.

Veniamo quindi alle ultime iniziative prese in associazione: il Lettherarium e conseguentemente il corso Master che mi pare sia stato un bel successo. Sono tutte ventate d’aria fresca rispetto alla fase di stasi degli ultimi anni. Sempre più persone che mai avevano approcciato il GdR si sono avvicinate a questo mondo, io per prima. Devo dire che il fatto che le sessioni fossero così brevi ha aiutato ad entrare nell’ottica del GdR senza passare attraverso pesanti spiegazioni e facendo apprezzare le rapide dinamiche di gioco. Tra l’altro mi pare che si siano provati molti giochi diversi dal classico D&D (io avevo provato 7th Sea ma ricordo Polaris e l’avventura tratta da Anime e Sangue) cosa che ha consentito di dare una panoramica del GdR più ampia e che ha permesso a molti di avvicinarsi a D&D più ‘preparati’. Secondo me questo approccio è quello vincente in una realtà piccola come la nostra, può essere? Tu che hai proposto alcuni di questi GdR al Lettherarium cosa hai potuto notare? Ne proporrai altri per le serate di giugno? 

L’idea del GdR al Lettherarium è stata un po’ un salto nel buio, nel senso che iniziative simili erano già fallite in passato. Invece questa volta abbiamo avuto un successo superiore alle mie più rosee aspettative. Fai conto che, al meglio delle mie conoscenze, l’autunno scorso c’era solo un gruppo di gioco tra soci ALEATOR e amici che si trovava con regolarità (cioè almeno 3-4 volte al mese). Adesso, a 8 mesi dalla prima avventura GdR al Lettherarium, so di almeno cinque gruppi che si trovano più o meno regolarmente. Un aumento incredibile, dovuto non solo a nuovi giocatori, ma anche a persone che non giocavano da anni e a cui è tornata la voglia. Le cause sono molteplici. Un po’, come già dicevi tu, il focus su avventure brevi e semplici, sia come storia sia come regole necessarie. Accanto a questo il proporre, oltre a sistemi di gioco consolidati come D&D, altri sistemi più “esotici” che hanno stuzzicato la curiosità anche dei giocatori più esperti. Poi la disponibilità di vari soci a proporsi come Master, cosa che ha permesso a giocatori interessati di provare diversi stili di gioco. E ancora, da non sottovalutare, l’impegno dei Master nel proporre attivamente le loro avventure e nel cercare i giocatori nei giorni precedenti alle serate. Perchè se una persona capita al Lettherarium “per caso”, difficilmente vorrà impegnare tutta la serata in una singola attività. Ma se quella persona arriva già sapendo che quella sera giocherà di ruolo, allora il discorso cambia. Infine, la disponibilità di alcuni Master a far effettivamente giocare i nuovi giocatori proponendo delle nuove campagne da giocarsi anche fuori dal singolo evento associativo. Perchè non serve a nulla invogliare la gente per poi dirgli “Ok ragazzi è stato bello. Ci vediamo tra 2-3 mesi”. Per Giugno, a meno di proposte da nuovi Master volontari (hint! hint!) temo ci sarà una pausa. Giugno si prospetta estremamente pieno di eventi ALEATOR, e quindi i nostri Master d’ordinanza hanno chiesto un mese sabbatico.

Il corso per Game Master è stata la naturale “fase 2” del progetto di rivitalizzazione del gioco di ruolo (wow, detto così suona super ufficiale). Il nostro obiettivo generale non è tanto ottenere partecipanti per i nostri eventi GdR, ma piuttosto incentivare la creazione di gruppi di gioco in grado di divertirsi anche senza il diretto coinvolgimento di ALEATOR. Per fare questo occorrono naturalmente sia giocatori che Master, ma dei due sono i Master ad essere perennemente carenti in numero. Quindi abbiamo sfruttato la nuova popolarità del GdR in associazione per proporre un corso che incentivasse i giocatori a buttarsi e provare l’esperienza dall’altra parte della barricata (o per meglio dire, dello schermo). Alla fine, non è che per fare il Master di un gioco di ruolo serva per forza un corso. Alcune cose vengono da sé e altre vengono con l’esperienza. Però spesso e volentieri quello che ferma un giocatore dal proporsi come nuovo Master è la paura di non essere all’altezza. In quest’ottica, il corso è stato pensato non solo per fornire informazioni utili, ma anche per dare quell’iniezione di fiducia che a volte è davvero l’unica cosa che manca. Se in questo avremo avuto successo lo scopriremo nei prossimi mesi

Sì in effetti credo non ci fosse momento migliore per fare il corso Master, ha avuto parecchio successo anche quello. Come numeri eravamo sempre almeno una quindicina che credo sia un buon numero. Adesso che il corso è finito, ci saranno altri eventi relativi al GdR gestiti da te o da altri per il futuro? O lasciate germogliare quanto avete seminato ultimamente? 

Al momento lasceremo un po’ di tempo perchè questa passione “lieviti” nei soci. Anche perchè l’estate è, per ovvi motivi, una stagione con un numero ridotto di eventi associativi. In autunno, chissà… 😉

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