Aleator Adventures: Report di Fine Missione “Il Mistero di Pietranera”

Committente:  Lord Devin Backer, Barone di Erta.

Locazione:          Tra la città mercantile di Erta ed il villaggio minerario di Pietranera.

Ricompensa:     500 monete d’oro (commissione gilda 150 monete d’oro).

Richiesta:           “Scoprite cosa è successo al villaggio minerario di Pietranera, che al momento risulta privo

di vita. Se possibile, risolvete il problema. La ricompensa è di 500 monete d’oro (lorde)”.

Un mercante è tornato dal suo consueto viaggio al villaggio minerario di Pietranera, dicendo di averlo trovato completamente deserto. Il Barone si è preoccupato, perché le miniere di ferro del villaggio sono molto importanti per l’economia della valle, così ci ha incaricato di scoprire cos’è successo.

Si è presentato da me, alla locanda “Il Puledro Ruggente”, un gruppo di nuove reclute male assortite e male equipaggiate. All’inizio mi sembrava non valessero granché, ma poi parlandoci ho deciso di dar loro fiducia ed affidar loro la missione. Non sbagliavo, ho fiuto per queste cose.

Comunque, a quanto mi hanno raccontato, gli avventurieri sono andati a parlare con il Barone per chiedere maggiori dettagli. Hanno anche interrogato il mercante che ha dato l’allarme, un certo Coran.

Appena ne hanno saputo abbastanza sono partiti verso Pietranera. Lì hanno effettivamente trovato il villaggio deserto, così hanno deciso di indagare un po’. Sono venuti a sapere che di recente i minatori avevano trovato nel fondo della miniera le rovine di un’antica civiltà nanica. Un paio di minatori più curiosi si erano intrufolati tra le rovine (i giovani, si sa come vanno queste cose…), avevano trafugato un forziere da un’antica tomba e risvegliato i soliti non morti. Tornati in città col forziere, il Sacerdote del villaggio aveva impedito loro di aprirlo, prendendo tempo con la scusa di tradurre le iscrizioni sul forziere. Secondo voi come poteva finire? Nella notte un paio di bifolchi troppo ubriachi avevano rubato il forziere e l’avevano aperto nel retro della locanda. Questo aveva scatenato la classica maledizione nanica, intrappolando tutti gli abitanti della città all’interno delle monete nello scrigno.

Il gruppo di avventurieri ha trovato il forziere pieno d’oro, ha capito quanto accaduto ed ha deciso che l’unico modo per spezzare la maledizione era riportarlo dov’era stato preso, in fondo alle miniere.

Così si sono addentrati nelle grotte, uccidendo qualche scheletro troppo vivace ed alcuni uccelli stigei (dannate bestiacce). Arrivati alle rovine dell’antica città nanica le hanno trovate infestate di non morti, così hanno saggiamente deciso di tenersi lontani dal centro città e di seguire la scia di trascinamento del forziere fino ad un antico mausoleo. Qui hanno dovuto affrontare lo spettro di un re nano in persona, ma alla fine hanno avuto la meglio ed hanno rimesso lo scrigno al suo posto. Il problema è che tutti gli abitanti di Pietranera sono riapparsi lì, direttamente nel fondo delle miniere, così hanno pure dovuto calmare il panico e scortarli fuori. Per fortuna sono riusciti a farlo senza problemi. Purtroppo, però, i non morti non sono tornati nelle loro tombe, e ancora infestano la città nanica e la miniera. Quindi fino a che non verrà fatta pulizia, nessuno caverà fuori un grammo di ferro da quel posto. Questo potrebbe avere delle ripercussioni economiche serie, sia per il villaggio che per il resto del regno, dato che quella di Pietranera era l’unica miniera di ferro degna di questo nome in tutta Roccaluce. Come minimo possiamo aspettarci che i prezzi di armi e armature schizzino alle stelle.

Il barone per ora è soddisfatto, anche se preoccupato. Mi aspetto che presto si rivolga nuovamente a noi per ripulire la miniera, ma se i non morti sono davvero numerosi come dicono, serviranno avventurieri ben più esperti (e costosi) del gruppo di reclute assoldate finora. Quindi potrebbe volerci un po’…

Quand’è che mi mandi un garzone, Jim? Odio compilare queste scartoffie.

William Coffen, sede di Erta

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