Cari associati e associate, anche quest’anno scolastico è giunto al termine e con esso il progetto scuole di Aleator volto a diffondere la cultura del gioco da tavolo presso i più giovani. L’iniziativa è stata un vero e proprio successo. Forti dell’esperienza dello scorso anno, siamo stati contattati da molte scuole, sia presso cui eravamo già stati che presso nuove realtà, medie ed elementari. In particolar modo, siamo stati invitati alle scuole medie di Limana, Castion, Sospirolo, Lamon, Sovramonte e alle elementari di Limana e abbiamo avuto a che fare con alunni di un’età compresa tra i 10 e i 13 anni.
Il progetto prevedeva di svolgere un incontro o più presso ogni classe, quasi sempre al pomeriggio, sia nel primo che nel secondo quadrimestre, portando giochi che fossero adeguati all’età degli studenti in un crescendo di difficoltà, per fare provare diverse meccaniche di gioco.
Sappiamo già quanto siano importanti i giochi da tavolo per lo sviluppo non solo delle capacità cognitive dei bambini ma anche delle loro competenze relazionali e sociali. Nello specifico, lo ricordiamo, i giochi insegnano il rispetto dei tempi dell’altro, a comprendere e seguire le regole, a collaborare e, soprattutto, se si perde, a fallire. Stimolano poi lo sviluppo di altre capacità fondamentali come il problem solving, il ragionamento, la logica e l’immaginazione. Insomma, sono davvero una miniera di stimoli positivi per le giovani menti degli studenti!
I giochi proposti quest’anno sono stati moltissimi, tutti tarati sulle necessità delle insegnanti e degli alunni; fondamentale l’aiuto delle docenti nell’individuare situazioni particolari, come la presenza di alunni stranieri, BES, DSA o H, cosa che ci ha aiutato ad effettuare una scelta di giochi ancora più precisa e inclusiva.
In genere, per i più piccoli o per un primo approccio, i giochi proposti sono stati:
- Sushi Dice, gioco di competizione e rapidità in cui vince chi cucina più sushi in una sfida tra chef;
- Puzzle Domino, gioco di logica, destrezza e agilità in cui bisogna ricostruire per primi una figura geometrica usando cinque parallelepipedi;
- Monster Match, gioco di rapidità e attenzione in cui bisogna individuare per primi il mostro che ha le caratteristiche indicate dal dado;
- Fantascatti, gioco in cui, sulla base di colori e forme presenti sulle carte, bisogna afferrare per primi l’oggetto giusto.
- Tsuro, gioco di strategia dove vince chi rimane per ultimo sul tabellone di gioco.
Successivamente, abbiamo iniziato ad alzare l’asticella con giochi collaborativi come:
- Just One, gioco in cui il gruppo deve far indovinare ad un suo giocatore una parola usando degli indizi;
- Doodles, gioco tarato sui disegni in cui bisogna riconoscere ciò che ha disegnato il compagno per fare punti;
- Imagine, gioco in cui non bisogna parlare o disegnare ma solo usare delle tessere-immagine per ‘costruire’ la parola da fare indovinare;
- Ensemble, collaborativo in cui bisogna cercare di sincronizzare i propri pensieri per effettuare le scelte giuste e superare i vari livelli.
Infine, per i più grandi e i più appassionati abbiamo proposto:
- Azul, gioco di strategia in cui bisogna piazzare più azulejos (piastrelle) possibile sulla propria plancia per sbaragliare gli avversari;
- Nome in codice visual, gioco a squadre ambientato nel mondo dello spionaggio in cui bisogna identificare dove si trovano le spie avversarie prima che l’avversario trovi tutte le nostre;
- Sì, Oscuro Signore, narrativo in cui i giocatori sono inetti servitori dell’Oscuro Signore tornati a palazzo dopo aver fallito la missione e che in base alle carte in mano dovranno discolparsi incolpando gli altri a loro volta, finché l’Oscuro Signore non deciderà chi punire;
- Ticket to Ride, gioco in cui bisogna costruire linee ferroviarie sulla base delle carte missione che si hanno in mano stando attenti a non finire nelle aree degli avversari;
- Pozioni Esplosive, gioco in cui ogni giocatore deve creare più pozioni possibili attraverso gli ingredienti del dispenser.
Azul Pozioni esplosive Ticket to ride
Che dire alla fine di questa esperienza? Il riscontro è stato davvero molto positivo e siamo entusiasti dei risultati ottenuti. Gli studenti si sono appassionati e hanno mostrato un interesse che andava al di là del nostro singolo intervento, portando loro stessi dei giochi da mostrarci durante le attività o chiedendoci curiosità su quando poter giocare ancora o dove poter acquistare i giochi.
Nulla di tutto questo però sarebbe stato fattibile senza i nostri volontari! Pertanto, ringraziamo la responsabile del progetto Emily Caldart per aver gestito i contatti con le scuole e l’organizzazione degli incontri e i volontari Anthony Chow, Simona Paludi, Federico Dall’Olio, Marco Dall’O, Carlotta Martuscelli, Andrea Feltrin, Riccardo Baratto ed Emanuele Fregona per essersi sempre spesi per il progetto con entusiasmo e passione alternandosi nei vari incontri.
Un grande grazie va poi alle scuole che ci hanno ospitati e alle docenti che ci hanno contattato chiedendoci di ritornare.
Insomma, per questo anno scolastico non potremmo dirci più soddisfatti! STAY TUNED per altre novità ed iniziative targate ALEATOR…