Chai – il tè è servito!

Siete pronti a calarvi nei panni di abili commercianti di tè e soddisfare il maggior numero di clienti? Perfetto, si aprano le porte della vostra Casa del Tè!

Appena scoperchiata la scatola di Chai sembra doveroso prendersi qualche istante per ammirare i materiali che ci troviamo davanti: la grafica delle carte e delle plance è deliziosa e la componentistica è curata fin nei minimi dettagli. Effetto wow assicurato, poi, dalle cinque tazzine che ricordano delle vere tazze da tè giapponesi.

Ma la grafica accattivante non è l’unico pregio di questo gioco! Andiamo a scoprire come si svolge una partita.

Ogni giocatore riceve sei segnalini “Foglia di Tè“, che simboleggiano una delle tipologie di tè disponibili (Verde, Nero, Rooibos, Oolong, o Bianco), la plancia “Casa del Tè” e le “Carte Cliente” corrispondenti . Ognuno deve prendere una carta che rappresenta il suo primo cliente e un’altra carta da posizionare nell’area “Riserva Clienti”. Le “Carte Cliente” rimanenti di tutti i giocatori vengono poi mescolate e due, pescate casualmente dal mazzetto, vengono aggiunge alla “Riserva Clienti”. Si passa poi a riempire la plancia “Mercato” con ventiquattro tessere “Aroma” e la plancia “Dispensa“, sulla quale vengono collocati cinque “Ingredienti” (uno per tipo). Accanto alle due plance vengono inoltre scoperte tre “Carte Abilità” casuali. Infine, si posizionano sul tavolo tante tazzine quanti sono i giocatori e davanti ad ogni tazzina si pone coperto un “Gettone Mancia“. Una volta regolato anche il “Termometro” sugli 0°, il set up è completo e siamo pronti ad iniziare la nostra partita!

Ogni giocatore può scegliere una delle seguenti azioni da svolgere durante il proprio turno:

  • Visitare il Mercato: ricevute tre monete, si acquistano gli aromi. Il meccanismo di presa è un po’ particolare, infatti se una tessera confina ortogonalmente con altre tessere dello stesso tipo, il giocatore le acquista tutte pagando l’importo più alto riportato nella parte superiore della plancia, in corrispondenza delle tessere scelte.
  • Visitare la Dispensa: si possono prendere 3 ingredienti scegliendoli dalla Dispensa o pescandoli casualmente dal sacchetto.
  • Riserva e Abilità: il giocatore può “prenotare” un cliente prendendo la relativa carta e posizionandola accanto alla sua plancia (se ne possono avere massimo tre contemporaneamente). Poi può scegliere di usare una delle abilità scoperte.

Inoltre, alla fine del turno, il giocatore ha la possibilità di soddisfare un ordine di un cliente prenotato o che si trova nella “Riserva Clienti”. Per farlo deve possedere tutti gli ingredienti e gli aromi richiesti dalla carta. Gli ingredienti, insieme agli aromi e al segnalino indicante il tipo di tè appropriato (che può essere anche acquistato dagli avversari al costo di una moneta) vengono riposti in una tazza ancora vuota e il giocatore può prendere quanto gli spetta di mancia.

Quando tutte le tazze sono piene, si fa salire la temperatura sul termometro e si passa al round successivo. La partita termina alla fine del quinto round. A questo punto vengono contati i punti ottenuti dagli ordini evasi e dalle monete rimanenti e chi ha più punti è il vincitore!

In conclusione, Chai è un family-game gestionale in grado di accontentare giocatori casual, famiglie, ma anche giocatori con più esperienza. Oltre ad essere una meraviglia per gli occhi, questo gioco di Dan e Connie Kazmaier vanta meccaniche semplici, ma mai banali. La partita scorre senza intoppi, ma non per questo senza una sana dose di astio; i giocatori, infatti, si trovano a dover fare i conti con la forte interazione indiretta, che obbliga ad osservare bene anche l’operato degli avversari. Inoltre, il limite di un’azione a turno e le dimensioni ridotte del Mercato e della Dispensa incoraggiano a studiare con attenzione ogni mossa e a mettere in atto strategie ben pianificate.

In una costante corsa per accaparrarsi gli ingredienti necessari a soddisfare i clienti più esigenti, i novelli mercanti di tè potranno così godere di un’oretta di divertimento per poi scoprire, alla fine, chi di loro si sarà meritato il prestigioso titolo di Sommelier del Tè.